Una delegazione dell’Allied Joint Force Command Naples ha visitato i luoghi dell’Alto Casertano e Basso Lazio teatro dei drammatici eventi bellici dall’autunno 1943 alla primavera 1944.
Il tour è stato egregiamente coordinato dal presidente della Associazione della Terza Divsione di Fanteria US Army (sezione italiana), Luigi Settimi, supportato dal presidente dell’Associazione LI Btg. Bersaglieri A.U.C. “Montelungo 1943, Paolo Farinosi.
La delegazione militare statunitense era guidata dal Lieutenant Colonel Rosemary Reed, esperta di pianificazione strategica e operativa e addetta, tra altri importanti incarichi di natura strettamente militare, alle relazioni internazionali.
Il tour è iniziato di primo mattino a Mignano Monte Lungo, dove si consumò la prima battaglia del neonato esercito italiano che ebbe come protagonisti proprio i bersaglieri del LI Btg. A.U.C., affiancati alla 36^ divisione statunitense di fanteria.
La seconda tappa ha riguardato la città di San Pietro Infine, che rimase completamente distrutta nella battaglia del dicembre 1943 tra le truppe alleate e i tedeschi in ritirata.
La drammaticità di quei giorni è ben narrata nel famoso film-documentario girato da John Huston (versione restaurata con sottotitoli in italiano).
Subito dopo i militari statunitensi si sono recati a Sant’Angelo in Theodice, teatro della battaglia impropriamente passata alla storia come “Battaglia del fiume Rapido” (in realtà avvenne sulle sponde del Gari), risultata nefasta per la divisione di fanteria texana, falcidiata dal fuoco di sbarramento tedesco mentre improvvidamente tentava di attraversare il fiume, obbedendo agli avventati ordini del generale Mark Clark.
Al termine della guerra, per questa pesante sconfitta, il Comandante della V armata fu sottoposto a una sorta di processo fortemente richiesto dai veterani della 36^ Divisione, uscendone però indenne sia pure con giustificazioni smentite dalla storiografia ufficiale: sostenne che grazie all’attacco furono sottratte forze tedesche da Anzio, agevolando lo sbarco che avvenne proprio nello stesso periodo; in realtà nessun soldato tedesco si mosse da Anzio e quelli a difesa del Gari, di fatto, non ebbero alcuna difficoltà nel tiro a bersaglio contro i soldati che guadavano il fiume.
Cinque chilometri a nord di Sant’Angelo, in quel di Cassino, si trova il Cimitero militare del Commonwealth, dove la delegazione statunitense è stata accolta dal presidente regionale campano dell’Associazione Nazionale Bersaglieri, il giornalista Lino Lavorgna, esperto di geopolitica e storia militare, particolarmente dedito all’analisi delle due guerre mondiali.
Il presidente Lavorgna ha donato al Lieutenant Colonel Reed il Crest dell’ANB e un volumetto dedicato al papà Lorenzo, ferito in Libia nel 1941 e successivamente assegnato al 239° Btg Costiero, posto a difesa di Salerno, dove scampò miracolosamente al primo rastrellamento tedesco, dopo la firma dell’armistizio.
Nel discorso di saluto ha avuto modo di ricordare come la casa dei nonni, nella Valle Telesina, fosse occupata dal generale Troy Houston Middelton durante la liberazione della zona dalle truppe tedesche.
Middleton era al comando della 45^ Infantry Division, con la quale sbarcò in Sicilia per poi coordinare lo sbarco a Salerno e avanzare fino alla linea del Volturno, che abbandonò per assumere, su ordine di Eisennhower, il comando dell’VIII Corpo d’Armata, una delle grandi unità destinate a condurre lo sbarco in Normandia.
Il presidente Lavorgna, in un toccante discorso durante il quale non è riuscito a contenere un fremito di commozione, non ha mancato di ringraziare gli Stati Uniti sia per il debito di riconoscenza per il “supporto quando l’Europa si trovava sull’orlo del disastro” sia per ciò che stanno facendo attualmente a sostegno del martoriato popolo ucraino, auspicando che presto si “faccia di più” per stroncare l’ignominioso massacro di soldati e civili, nipoti e pronipoti di coloro che la tirannia russa hanno subito per decenni, a cominciare dal terribile sterminio per fame praticato da Stalin con l’Holodomor. (video dell’incontro presso il cimitero di Cassino)
ll tour si è concluso con la visita all’Abbazia di Montecassino, al Cimitero di Guerra Polacco e al limitrofo Museo dell’Esercito Polacco.
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