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Sisma Centro Italia, Castelli: ridare fiducia a 30mila senza casa

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Tempo perso non si può recuperare, garantiamo massima tempestività

Rimini, 22 ago. (askanews) – “L’orientamento della Struttura commissariale” per la ricostruzione dopo il sisma in Centro Italia del 24 agosto 2016 “e del Governo è quello di garantire la massima tempestività tenendo conto che il tempo perso non sarà recuperato ma che si può comunque ridare fiducia, forza e speranza a tutti i terremotati, in particolare ai trentamila che sono ancora fuori casa”. Lo ha detto detto il commissario per la ricostruzione, Guido Castelli, a margine di un convegno al Meeting di Rimini.”Dopo sette anni – ha spiegato Castelli – è necessario che il commissario per la ricostruzione rigeneri fiducia perché inevitabilmente se molto è stato fatto, moltissimo resta ancora da fare. Sette anni sono tanti. Ci sono state anche alcune false partenze come il Covid, il Bonus 110, la guerra in Ucraina e il rincaro dei prezzi: sono tutti elementi che dobbiamo tenere in considerazione nel momento in cui si documenta una situazione che tuttavia sta segnando dei momenti positivi di ripartenza. Proprio a luglio di quest’anno, per esempio, abbiamo registrato da parte di Cassa depositi e prestiti la liquidazione delle risorse maggiori per la ricostruzione privata”.A questo, ha ricordato il commissario “si aggiungono i Comuni che finalmente si stanno orientando verso una gestione tempestiva delle molte pratiche di affidamento di servizi e opere pubbliche che proprio in questi giorni abbiamo messo insieme a fronte di un piano di opere pubbliche che supera 1 miliardo di euro. Devo dire che da questo punto di vista – secondo Castelli – l’orientamento della Struttura commissariale e del Governo è quello di garantire la massima tempestività tenendo conto che il tempo perso non sarà recuperato ma che si può comunque ridare fiducia, forza e speranza a tutti i terremotati, in particolare ai trentamila che sono ancora fuori casa. Ci siamo dati questo obiettivo: cercare innanzitutto di riportare a casa coloro i quali dopo le quattro sequenze sismiche del 2016 e 2017 si trovano in una condizione di esuli nel proprio territorio”.

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