martedì, 17 Giugno , 2025

San Sebastiano al Vesuvio, confronto su lavoro, diritti e conflitto sociale

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Politica e sindacato discutono in vista del referendum dell’8 e 9 giugno

Un confronto serrato, politico e generazionale, ha animato lunedì sera lo Spazio Cittadino del PD a San Sebastiano al Vesuvio, dove si è discusso di lavoro, precarietà e diritti nel quadro della campagna referendaria promossa dalla CGIL.

L’iniziativa, dal titolo “Per i diritti e il lavoro, nella stagione del conflitto”, ha riunito dirigenti sindacali, parlamentari di diverse forze del campo progressista e giovani attivisti politici.

I lavori sono stati introdotti da Nicola Mondini, segretario del PD di San Sebastiano al Vesuvio. Al centro del dibattito non solo i contenuti dei quesiti referendari, ma una riflessione più ampia su cosa significhi oggi restituire forza al lavoro in un Paese segnato da trent’anni di politiche che hanno ridotto diritti e tutele.

“Non si tratta solo di abrogazioni tecniche – ha sottolineato Stefania Zinno, responsabile Lavoro del PD di San Sebastiano al Vesuvio – ma di una battaglia culturale per rimettere il lavoro al centro della democrazia”.

Tra gli interventi, quello del segretario CGIL Napoli e Campania, Nicola Ricci, che ha richiamato la necessità di una mobilitazione popolare per contrastare la frammentazione del lavoro e ricostruire rappresentanza.

Tommaso Vigliotti, dirigente sindacale e autore del saggio ‘Riscoprire il conflitto’, ha offerto una lettura politica del referendum come occasione per superare la neutralizzazione del conflitto sociale, affermando che “non può esserci trasformazione senza rottura degli equilibri che mantengono il lavoro in subalternità”.

Molto netta Serena Sorrentino, segretaria generale della FP CGIL, che ha evidenziato con forza perché è importante votare Sì: “Spesso si dice di no, per rassegnazione, perché si pensa che nulla cambi. Ma col referendum non è così: se vince il sì, la legge cambia subito. Il risultato è concreto, percettibile, immediato. Non deleghiamo ad altri: con il voto popolare siamo noi a scegliere. Per questo è importante votare, e votare Sì”.

I rappresentanti delle forze politiche Marco Sarracino (deputato PD), Peppe De Cristofaro (senatore AVS) e Giovanni Oliviero (segretario dei Giovani Democratici Napoli), si sono misurati con le responsabilità della politica, chiamata oggi a sostenere una nuova stagione dei diritti, anche riconoscendo il conflitto come elemento costitutivo della democrazia.

“Il referendum – ha dichiarato Marco Sarracino – rappresenta un’opportunità per dare voce a chi troppo spesso resta invisibile. Il Partito Democratico sostiene con convinzione questa battaglia per ridare dignità al lavoro e costruire un futuro più giusto.”

Peppe De Cristofaro ha aggiunto: “Dobbiamo avere il coraggio di rimettere il conflitto sociale al centro del dibattito politico, contro le disuguaglianze e per un nuovo patto sociale che tuteli davvero i più deboli”.

Infine, Giovanni Oliviero ha reso noto: “I giovani non possono più accettare di vivere in un presente fatto di precarietà e sfruttamento. Votare Sì è un gesto di responsabilità e speranza verso un domani diverso”.

Un’iniziativa partecipata e intensa, che ha messo in dialogo esperienze e linguaggi diversi, uniti dalla volontà di creare un’agenda politica credibile che metta al centro il tema del lavoro dignitoso.

L’appello conclusivo è stato chiaro: “L’8 e 9 giugno votiamo Sì, per dare un segnale forte di giustizia sociale e dignità del lavoro”.

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