ROMA – “Delle mie chiarissime parole di oggi contro l’antisemitismo è stata data un’interpretazione distorta da chi è animato da cattiva coscienza e ha l’interesse a strumentalizzare per nascondere l’odio anti-ebraico che dal 7 ottobre ribolle senza freni a sinistra, o da chi non ha ascoltato direttamente il discorso”.
Lo ha dichiarato la ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità, Eugenia Roccella, in una nota diffusa nella serata di sabato, dopo le critiche seguite al suo intervento al convegno dell’Ucei sul tema dell’antisemitismo.
Roccella ha definito “ridicolo prima ancora che strumentale” immaginare che “una persona come me, da sempre amica di Israele e degli ebrei, possa presentarsi davanti all’Unione delle comunità ebraiche per pronunciare parole negazioniste”.
“PRONTA A CHIARIRE IN COMMISSIONE SEGRE”
La ministra ha poi annunciato la propria disponibilità a un’audizione in Commissione Segre, per chiarire il senso delle sue dichiarazioni sull’“antisemitismo di ieri e di oggi”:
“Molto volentieri andrò in audizione sull’antisemitismo di ieri e sull’antisemitismo di oggi in Commissione Segre, dove ogni dubbio potrà essere chiarito – ha affermato – innanzitutto di fronte alla senatrice Segre, alla quale telefonerò personalmente, e anche di fronte a chi di buona fede, dal 7 ottobre in poi, ne ha dimostrata davvero poca”.
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