domenica, 26 Gennaio , 2025

La comunità ebraica protesta e l’Ateneo Veneto cancella l’evento di Amnesty sul genocidio a Gaza

MondoLa comunità ebraica protesta e l’Ateneo Veneto cancella l’evento di Amnesty sul genocidio a Gaza

ROMA – “Siamo profondamente rammaricati per non aver potuto presentare, nella più importante e antica istituzione culturale di Venezia, un rapporto di ricerca su un tema all’esame della Corte internazionale di giustizia e sul quale già si sono pronunciati esperti delle Nazioni Unite e altre organizzazioni non governative sui diritti umani”. Così Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International Italia, per la decisione dell’Ateneo veneto di ritirare la concessione dell’uso di una sala per la presentazione del rapporto sul genocidio israeliano nella Striscia di Gaza, in programma a Venezia tra due giorni, il 9 gennaio. La comunità ebraica locale aveva protestato pubblicamente contro Amnesty International, il contenuto del rapporto e la decisione dell’Ateneo Veneto di concedere la sala. Di qui il cambio di programma, ma Amnesty non demorde e annuncia in una nota: “La presentazione si terrà comunque, sempre a Venezia il 9 gennaio, in altra sede”.

LA NOTA DELL’ATENEO

Queste le motivazioni dell’Ateneo Veneto, diffuse attraverso una nota della Presidenza: “L’Ateneo Veneto, luogo di libero pensiero, ha ritenuto, su richiesta, di concedere in uso una sala ad Amnesty International, associazione conosciuta, che già ha partecipato a incontri nel nostro istituto. Come sempre accade quando si tratta di attività  “ospitata” e non rientrante nel programma accademico, l’Ateneo non ha fatto propri né i contenuti né l’organizzazione dell’incontro (titolo, relatori ecc.), di competenza e responsabilità dei richiedenti la sala. Una volta diffuso il programma, la Presidenza ha ricevuto manifestazioni sia di vivo dissenso che di forte consenso per l’iniziativa. A tutte ha dato risposta. Chi non ha condiviso l’evento ha ritenuto di portare la questione all’attenzione dei giornali, sia locali che nazionali. L’Ateneo è rimasto silente e convinto di mantenere fermo l’incontro. Nelle ultime ore, tuttavia, sono pervenute alla Presidente informazioni che paventano la possibilità di interventi esterni che potrebbero turbare il sereno e corretto svolgimento dell’evento. Per esclusive ragioni di cautela e di tutela della sede, la nostra istituzione si trova costretta, suo malgrado, ad annullarlo”.
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