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Guterres (Onu): La repressione sistematica in Myanmar continua

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E “mina le speranze di un ritorno alla democrazia”

Milano, 7 set. (askanews) – “Il mio appello alle autorità militari birmane è chiaro: rilasciare tutti i leader detenuti e i prigionieri politici, aprire la porta al pieno ripristino del governo democratico”. Lo ha dichiarato il segretario generale delle NazioniUnite Antonio Guterres al vertice ASEAN-ONU a Giacarta.”Dal nostro incontro dell’anno scorso, la situazione in Birmania è ulteriormente peggiorata. La violenza brutale, l’aggravarsi della povertà e la repressione sistematica stanno distruggendo le speranze di un ritorno alla democrazia”, ha sottolineato Guterres. “Il conflitto aggrava le disuguaglianze e le vulnerabilità esistenti affrontate da donne e ragazze, tra cui la violenza sessuale, i matrimoni forzati e la tratta di esseri umani. Sempre più persone attraversano i confini alla disperata ricerca di sicurezza e protezione, e la situazione è insostenibile”.”Più di un milione di Rohingya si trovano ancora in Bangladesh, nel campo profughi più grande del mondo. Purtroppo non ci sono ancora le condizioni per un ritorno sicuro, volontario e dignitoso. C’è ancora molto da fare”, ha concluso il segretario generale dell’Onu.

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