ROMA – Il tupilak e il tuukkaq’er, simboli di forza, guida spirituale e coraggio. Stilizzati in bianco e in rosso, a spiccare sulla calzamaglia nera degli atleti nella nuova divisa 2025 delle nazionali di calcio della Groenlandia firmata da Hummel. Sono richiami a miti e tradizioni locali inuit, ha sottolineato la stampa di Nuuk, capitale dell’immensa isola artica, regione autonoma parte del regno di Danimarca che Donald Trump vorrebbe acquistare.La proposta del presidente americano è stata respinta sia dal governo locale (“Non siamo in vendita”) sia dalla premier di Copenaghen, Mette Frederiksen: “La Groenlandia appartiene ai groenlandesi”, ha ribadito ieri. C’è però una scommessa americana di Nuuk che va avanti: l’adesione alla Concacaf, la federazione calcistica del Nord e Centro America e dei Caraibi. Esame e via libera sono attesi già nel 2025: potrebbero portare la Groenlandia (a giocare) negli Stati Uniti.
Il punto è che le nuove regole della federazione europea Uefa escludono le selezioni che rappresentino regioni autonome e non Stati pienamente indipendenti. La Groenlandia è stata così finora tenuta fuori da qualificazioni e tornei ufficiali e si è dovuta accontentare di amichevoli, nonostante tra i suoi 57mila abitanti il pallone sia praticato e amato. Lo scorso anno la sua nazionale ha comunque affrontato il Turkmenistan, perdendo 5-0. Nel 2023 invece, al “Torneo delle isole”, era stata superata per 3-2 da Bermuda e aveva perfino pareggiato con le Orcadi.
Today we launch the new Greenland home shirt, a tribute to the remote football community 🇬🇱 pic.twitter.com/RdlvEgJYKv— hummel (@hummel1923) December 13, 2024
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