martedì, 10 Dicembre , 2024

Anche pediatri con Coldiretti su obbligo origine alimenti bimbi

AttualitàAnche pediatri con Coldiretti su obbligo origine alimenti bimbi

La firma con la Fimp stamattina a Palazzo Rospigliosi
Roma, 5 nov. (askanews) – La Federazione Italiana Medici Pediatri (Fimp) ha stamattina firmato la proposta di legge europea di iniziativa popolare, che mira a estendere a tutti i prodotti alimentari commercializzati nell’Unione Europea l’obbligo di riportare in etichetta l’origine geografica, lanciata dalla Coldiretti. La firma è avvenuta questa mattina nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Rospigliosi a Roma, sede della Coldiretti.
L’associazione agricola, con Filiera Italia e Plasmon ha lanciato l’iniziativa legislativa e la conseguente mobilitazione, per promuoverne il più ampio supporto, con l’obiettivo esplicito di raccogliere un milione di firme. Lo scopo è supportare la filiera italiana come garanzia di qualità e di sicurezza, soprattutto a tutela della salute dei bambini 0-3 anni, per ribadire il diritto di tutti i consumatori di conoscere e riconoscere il cibo “made in Italy”.
“L’alimentazione dei bambini nei primi mille giorni pesa sulla salute della vita intera – ha dichiarato Antonio D’Avino, presidente della Federazione Italiana Medici Pediatri – Per questo abbiamo deciso di sostenere l’iniziativa legislativa di Coldiretti: non solo aderendo come Federazione, ma anche raccogliendo firme negli ambulatori di tantissimi pediatri di famiglia italiani”.
“Per il cibo destinato ai bambini da 0 a 3 anni, origine italiana significa non solo più qualità, ma anche più sicurezza – ha dichiarato Ettore Prandini, presidente Coldiretti -. Un concetto sottolineato oggi dai pediatri italiani della FIMP. La loro adesione alla proposta di legge europea promossa da Coldiretti contribuisce a definirne i contorni e la portata, chiarendo che il diritto dei consumatori di conoscere le materie prime che mettono nel piatto non protegge soltanto l’avvenire dei nostri agricoltori, ma anche la salute dei nostri figli”.

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